martedì 28 novembre 2017

I TESSUTI ARTIFICIALI NEI FUMETTI

Il personaggio dei fumetti più abile nell’impiego delle sostanze chimiche è sicuramente lui: DIABOLIK. Ladro e spietato assassino, dotato di un talento unico per le scienze ed in particolare per la chimica, riesce a creare dei tessuti che replicano alla perfezione le fattezze umane. Le sue famose maschere sono composte da una sostanza artificiale che simula la pelle umana e grazie alla quale riesce a replicare i volti delle sue vittime. Questa sostanza è una resina vegetale proveniente da una piccola isola immaginaria, successivamente sintetizzata da Diabolik in laboratorio.

Ma il tessuto artificiale nei fumetti significa anche maschere, tute, abbigliamento tecnico … ed ecco allora tutta la serie dei supereroi che utilizzano tessuti adatti a facilitare i loro movimenti e le loro acrobazie oltre spesso ad essere in grado di conferire particolari poteri a chi li indossa.




SPIDERMAN, ad esempio, indossa una tuta in tessuto spandex realizzata da lui stesso in modo da avere i movimenti liberi con un motivo a ragnatela stampato e cappuccio per proteggere la sua identità con grandi lenti bianche in plastica che nascondono gli occhi.

La maschera diventa quindi ciò che identifica e caratterizza il supereroe: basti pensare alla tuta di SUPERMAN, con una grande S impressa sul torace e l’ampio mantello azzurro, oppure all’originale maschera a pipistrello di BATMAN, e ancora all’affascinante e malvagia CATWOMAN vestita in lattice nero.






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